Canali Minisiti ECM

L'obesità si previene nei primi 1000 giorni di vita

Pediatria Redazione DottNet | 04/12/2017 20:16

Linee guida dei pediatri: a 9 anni due bimbi su 10 pesano troppo

E' nei primi 1000 giorni di vita che si inizia a prevenire l'obesità, una vera e propria emergenza di salute se si considera che in Italia a 9 anni un bambino su 10 è obeso, 2 su 10 sono in sovrappeso e circa il 50% degli adolescenti obesi rischiano di esserlo anche da adulti. Gli adulti obesi sono 6 milioni nel nostro Paese, 20 milioni quelli in sovrappeso. Allattamento al seno, svezzamento, no a sale e a zuccheri aggiunti sono tra le regole principali da seguire nei primi due anni di vita per prevenire sovrappeso e obesità e quindi l'insorgere di patologie da grandi.

A questo si aggiunge, come regola che vale a ogni età, mangiare secondo i dettami della dieta mediterranea e fare attività fisica per almeno 60 minuti tutti i giorni. A evidenziarlo sono i pediatri, che proprio all'obesità hanno dedicato delle linee guida, una "Consensus su diagnosi, trattamento e prevenzione dell'obesità del bambino e dell'adolescente" (clicca qui per scaricare il testo). A realizzarla la Società Italiana di Pediatria (Sip)e quella di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp)."La Consensus conferma che l'obesità infantile è un fenomeno dilagante e persistente", spiega il Presidente Sip Alberto Villani.

pubblicità

"La prevenzione e la cura dell'obesità e delle sue complicanze rappresentano un obiettivo prioritario dell'agenda sanitaria del Paese, anche per ridurre i costi che l'Ssn dovrà sostenere per la cura e l'assistenza di adulti con patologie croniche associate". "È indubbio - aggiunge il ministro della Salute Beatrice Lorenzin- che l'adozione di un regime nutrizionale appropriato, come pure di un corretto stile di vita, costituisca un obiettivo fondamentale da raggiungere per il benessere e la salute complessiva del bambino di oggi ma anche e soprattutto un utile investimento per l'adulto di domani".

Ciò che più preoccupa sono proprio le complicanze: un bambino obeso su 20 ha la glicemia elevata, circa 1 su 3 ha già il fegato grasso, il 10% ha valori di pressione superiori alla norma e più del 30% ha valori di trigliceridi e colesterolo LDL elevati e colesterolo HDL (quello 'buono') ridotto. Anche il diabete fa sempre più la sua comparsa precoce. Partire dalla dieta, a iniziare quella della mamma, e coinvolgere le scuole è un imperativo necessario.    "Alcuni provvedimenti legislativi - aggiunge inoltre Villani- possono creare condizioni che facilitano scelte salutari, quali favorire l'accesso ai cibi sani, scoraggiare il consumo di cibi ipercalorici e implementare la qualità del trasporto pubblico e la sicurezza stradale con la costruzione di piste ciclabili e pedonali nei centri urbani". 

Il decalogo

fonte: sip, siedp

Commenti

I Correlati

Da un mix di molecole anti-neuroinfiammazione riduzione del dolore addominale

"Prevalentemente, tra le forme invasive, stiamo maggiormente osservando polmoniti, anche complicate da versamento pleurico"

L'allarme lanciato dall'organizzazione Peter Pan Odv

Solo il 7% consuma le consigliate 5 porzioni al giorno di frutta e verdura

Ti potrebbero interessare

Due su tre in Lombardia, Veneto e Piemonte

"Da algoritmi di Facebook e Instagram rischi per la salute mentale"

Kangaroo care, riduce mortalità e infezioni

Pediatria | Redazione DottNet | 14/05/2024 15:20

L’impegno della Società Italiana di Neonatologia per la più ampia diffusione in tutti i punti nascita italiani di questa cura essenziale in particolare per i neonati prematuri

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Ultime News

Aggiornato il simulatore, per la vecchiaia 67 anni fino al 2028

Il taglio si farà sentire per chi lascerà il lavoro dal gennaio 2025 grazie al meccanismo che adegua i criteri di calcolo dell’assegno ogni biennio sulla base delle aspettative di vita

L'équipe guidata da Antonio Bozzani, direttore della Chirurgia Vascolare del San Matteo, è la prima ad aver contribuito con l'arruolamento di due pazienti, entrambi pavesi di 72 e 85 anni

"Alcune norme rispondono parzialmente alle nostre richieste, altre sono da emendare"